Skip to main content
montagneesolidarieta@gmail.com
 

La malga di Huachucocha nacque da un’ambiziosa idea di padre Ugo de Censi, che, desiderando aiutare concretamente i suoi ragazzi oratoriani più grandi, sognò di regalare a ciascuno una mucca da latte e di insegnare loro ad allevarla per ricavarne latte, burro e formaggio. Ottenne in regalo dal governo peruviano 2400 ettari di “puna”, la prateria d’alta quota tipica delle Ande, che si estende oltre i 4000 metri, ondulata e costellata di piccoli laghi.

011 b

Qui il clima umido è favorevole all’allevamento, ma il terreno acido alimenta un’erba dura e pungente che nessun erbivoro mangia: è iniziato quindi un imponente progetto di bonifica per rendere appetibili al pascolo queste praterie, arando e fertilizzando i terreni, e sperimentando la semina di nuove varietà di erbe.

Nel 2002 è stata costruita la malga, nel 2003 la stalla ed un piccolo caseificio. Sono presenti attualmente circa 80 capi di Bruna Alpina, che arrivano a produrre ciascuno circa 10-15 litri di latte al giorno: risultato apprezzabilissimo se si considera che in Perù le mucche producono latte solamente per crescere i vitelli e che l’allevamento di mucche da latte è inesistente.


La centralina idroelettrica

Su richiesta dell’OMG, al progetto di Huachucocha i volontari di Montagne e Solidarietà hanno dato priorità assoluta. Già nell’estate del 2002, nel corso delle ricognizioni preliminari, è stato individuato un lago in posizione favorevole e iniziata la costruzione di uno sbarramento di quasi due metri di altezza e trenta metri di sviluppo, per aumentarne l’invaso, da utilizzare nella stagione secca.huachucocha04L’anno successivo 11 volontari di “Montagne e solidarietà” hanno terminato la costruzione della diga. Si è installato un pozzo piezometrico, posta in opera e accuratamente interrata una condotta forzata in polietilene da 160 mm di diametro, con giunti elettrosaldati, lunga circa 300 metri, per un dislivello totale di 100 metri. E’ stata installata una centralina a carico costante all’interno di un’apposita casetta dalla quale partono i cavi, tutti accuratamente interrati, che alimentano malga, caseificio e stalle.

La potenza in eccesso erogata dalla centralina viene dissipata da apposite resistenze zavorra ed impiegata per la produzione di acqua calda, fondamentale per la pulizia di tutte le attrezzature utilizzate per la lavorazione del latte.
Per i lavori di muratura, scavo e trasporto, l’associazione si è avvalsa di manodopera locale per un totale di circa 1300 ore. Le fasi tecniche dell’installazione e della realizzazione degli impianti elettrici civili sono stati seguiti anche da due ragazzi del Taller (scuola professionale) per elettricisti di Chacas.
Tutte le opere sono state realizzate con il minor impatto ambientale possibile, interrando il più possibile i manufatti e realizzando la casetta della centralina in pietra.

Il caseificio

La malga di Huachucocha dispone di un caseificio per la lavorazione di circa 300 litri di latte al giorno.
Attualmente l’attrezzatura risulta sottodimensionata rispetto alla produzione, per si è reso necessario lo studio di un nuovo impianto che permetta di lavorare una maggior quantità di latte, anche in previsione di un’ulteriore aumento di produzione, con l’obiettivo di:

  • Migliorare la qualità del prodotto
  • Migliorare l’igiene nel reparto di lavorazione separando utilizzando acqua calda per il riscaldamento del latte e non il fuoco diretto
  • Ridurre i consumi energetici ed i costi, utilizzando, per l’alimentazione della caldaia, preferibilmente il carbone, presente in gran quantità nelle vicinanze della malga, piuttosto che la legna che deve essere trasportata da zone lontane.

Abbiamo quindi acquistato in Italia un impianto per la lavorazione del latte costituito da una caldaia a doppia alimentazione legna-carbone e di un coagulatore a doppio fondo della copacità di circa 700 litri.
L’impianto è stato spedito a dicembre 2007 e verrà installato tra marzo e aprile 2008.010 b

La presenza della malga di Huachucocha ha già creato un piccolo mercato locale per il formaggio stagionato, che permette di vendere in zona tutta la produzione. Il nuovo impianto permetterà un incremento della produzione e soprattutto un aumento della qualità del prodotto.
L’impianto è dimensionato per la massima produzione prevista per la malga.
I responsabili, infatti, prevedono di non ampliarla ulteriormente, ma eventualmente di avviare altre attività simili in altre missioni vicine, per meglio diffonderle sul territorio e dare lavoro ad un maggior numero di persone.