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Huecroncocha è l’ultimo villaggio di una lunga valle, a 3650 m slm, raggiungibile solo a piedi dopo due ore di cammino su sentiero.

Vi risiede una coppia di trentini della val Rendena, Arrigo e Cecilia Maffei, in Perù da molti anni, che portano avanti le numerose attività della missione: la casa parrocchiale, dove la gente più povera può sempre rivolgersi per chiedere assistenza (medicine, cibo); un laboratorio di maglieria, dove le ragazze uscite dalle scuole professionali dell’OMG confezionano tappeti e maglioni; la scuola elementare, l’oratorio.

Arrigo inoltre, segue personalmente i lavori con gli “operai”, padri di famiglia che, non potendo trovare altra occupazione, la ricevono dalla missione (coltivazione degli orti, trasporti di materiali con gli asini, opere di muratura).

La centralina idroelettrica

A Huecroncocha, nell’estate del 2003, 11 volontari di Montagne e Solidarietà hanno installato una centralina idroelettrica da 9 kW a carico costante, prodotta dalla ditta IREM di Borgone (TO).
L’impianto sfrutta l’acqua di un canale irriguo preesistente, attraverso un’opportuna opera di derivazione ed un pozzo piezometrico da cui parte una condotta forzata lunga 700 metri per un dislivello di 150 metri completamente interrata.023 b

Il terreno particolarmente accidentato ha richiesto l’uso di circa 170 mine e uno scavo profondo in molti punti oltre due metri. Per le parti in muratura, gli scavi ed il trasporto dei materiali è stata coinvolta la popolazione locale che ha effettuato prestazioni per circa 2000 ore.
Le fasi tecniche dell’installazione e della realizzazione degli impianti elettrici civili sono stati seguiti anche da due ragazzi del Taller (scuola professionale) per elettricisti di Chacas.
Sono stati quindi realizzati l’impianto elettrico della centralina e la rete di distribuzione interrata, che serve il laboratorio di maglieria, la chiesa, la casa parrocchiale, la scuola elementare e la missione della chiesa evangelica.
La potenza in eccesso erogata dalla centralina viene dissipata da apposite resistenza zavorra ed impiegata per la produzione di acqua calda, accumulata per ora in un boiler rudimentale che verrà al più presto sostituito con uno tecnicamente migliore prodotto in Italia.
L’acqua di scarico della centralina viene infine utilizzata per l’irrigazione degli orti della casa parrocchiale. Tutte le opere sono state realizzate con il minor impatto ambientale possibile, interrando il più possibile i manufatti.

Il mulino

Huecroncocha esisteva molti anni addietro un mulino per la macinazione dei cereali, andato distrutto a causa di un’alluvione. A testimoniarlo restano i frammenti di due grosse macine in pietra, sul prato antistante la casa parrochhiale.

Queta carenza costringe i campesinos della valle a lunghissimi viaggi a piedi per raggiungere il mulino più vicino, dove la macinazione costa loro il anche 30% del prodotto.

Dopo l’installazione della centralina idroelettrica, la buona disponibilità di energia elettrica ha permesso, nel novembre del 2004, installazione di un mulino a macine in pietra per la produzione di farine alimentari, prodotto dalla ditta Partisani di Forlì. Questa macchina, gestita dalla parrochhia, è a ora disposizione di tutti i campesinos della valle.